Le linee guida della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) definiscono la gestione e il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Nel 2023 sono state aggiornate con modifiche importanti rispetto alla versione precedente.
1) Nuova definizione di BPCO
La BPCO è una patologia polmonare eterogenea caratterizzata da sintomi respiratori cronici (dispnea, tosse, produzione di espettorato, riacutizzazioni) dovuti ad anomalie delle vie aeree (bronchite, bronchiolite) e/o degli alveoli (enfisema) che causano un’ostruzione persistente e spesso progressiva del flusso d’aria.
→ Viene introdotto il concetto di eterogeneità della patologia e le riacutizzazioni diventano uno dei sintomi respiratori cronici determinanti per la stadiazione di gravità della patologia.
2) Pazienti a rischio di BPCO (Pre-BPCO e PRISm) ma che non rispondono ai criteri spirometrici diagnostici di BPCO
La diagnosi di BPCO è confermata dalla presenza di un'ostruzione non reversibile al flusso aereo (rapporto FEV1/FVC <70% dopo la broncodilatazione) misurata mediante spirometria. I sintomi includono dispnea, respiro sibilante, oppressione toracica, affaticamento, limitazione dell'attività e/o tosse con o senza produzione di espettorato.
I pazienti Pre-BPCO e PRISm presentano sintomi e/o alterazioni anatomo-patologiche bronchiali o tipiche dell’enfisema, ma non presentano ancora alterazioni spirometriche tipiche della BPCO. Queste categorie sono definite a rischio in quanto possono progredire o meno nel tempo verso la BPCO.
3) Nuova stadiazione iniziale di gravità della BPCO (ABE)
Vista l’importanza delle riacutizzazioni, nell’aggiornamento delle GOLD 2023 i quadranti C e D (gruppi ad alto rischio di riacutizzazioni) sono stati fusi in un unico quadrante definito E.
Nello stadio E vengono considerati i pazienti che, indipendentemente dal livello dei sintomi, presentano 2 o più riacutizzazioni nell’anno precedente o anche 1 sola riacutizzazione che abbia comportato il ricovero ospedaliero.
4) Nuove indicazioni terapeutiche sia nei pazienti di nuova diagnosi che nel follow up
In base ai vari stadi ci sono diverse terapie utilizzate:
L’utilizzo dell’ICS è indicato quando il livello degli eosinofili ematici è ≥300 cellule/µl.
Come nelle GOLD precedenti, le indicazioni alla terapia farmacologica durante il follow up sono indipendenti dalla stadiazione iniziale di gravità.
5) Nuova definizione di riacutizzazione e gestione delle riacutizzazioni
È stata data una nuova definizione di riacutizzazione, basata su elementi oggettivi di valutazione: “Evento caratterizzato da aumento di dispnea e/o tosse ed espettorato che peggiora in < 14 giorni, spesso associata ad un’aumentata infiammazione locale e sistemica causata da infezioni, inquinamento o altri insulti alle vie aeree.
La nuova classificazione di gravità delle riacutizzazioni inserisce criteri obiettivi di valutazione tramite l’analisi di:
Sono state inserite anche indicazioni al monitoraggio dei pazienti dimessi dopo ricovero ospedaliero: nelle settimane successive alla risoluzione della riacutizzazione, viene consigliato di eseguire una spirometria di controllo per valutare l’eventuale peggioramento della funzionalità polmonare.
PRISm: preserved Ratio Impaired Spirometry; LABA: beta agonisti a lunga durata d’azione; LAMA: antagonisti muscarinici a lunga durata d’azione; ICS: corticosteroidi inalatori; PCR: proteina C reattiva
Bibliografia:
Cod. aziendale: NPS-IT-NP-00251