La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una patologia polmonare eterogenea caratterizzata da sintomi respiratori cronici (dispnea, tosse, produzione di espettorato, riacutizzazioni) dovuti ad anomalie delle vie aeree (bronchite, bronchiolite) e/o degli alveoli (enfisema) che causano un’ostruzione persistente e spesso progressiva del flusso d’aria.1

CAUSE E FATTORI DI RISCHIO

Esistono diversi fattori di rischio che possono portare allo sviluppo della BPCO.2

    1. Fattori ambientali: il principale fattore di rischio per lo sviluppo della BPCO è il fumo di tabacco, soprattutto quello di sigaretta, che accelera e accentua il decadimento naturale della funzione respiratoria. Anche il fumo passivo può contribuire parzialmente allo sviluppo della malattia poiché favorisce l'inalazione di gas e particolato. Gioca un ruolo determinante anche l'esposizione a polveri, sostanze chimiche, vapori o fumi irritanti all'interno dell'ambiente di lavoro (per esempio silice o cadmio).
    2. Fattori individuali: ci sono molti geni che si ritiene possano essere associati all'insorgenza della BPCO. I dati più significativi sono quelli relativi a una condizione ereditaria rara caratterizzata dalla carenza di una proteina epatica, l’alfa1-antitripsina, che normalmente protegge i polmoni. Ci sono poi alcune patologie respiratorie complesse che possono contribuire allo sviluppo della malattia, come l’asma e l'ipersensibilità bronchiale.
    3. Altri fattori di rischio sono rappresentati, seppur in minor parte, da inquinamento dell’aria e infezioni respiratorie come bronchiti, polmoniti e pleuriti.

SINTOMI

I pazienti che vivono con la BPCO spesso descrivono una serie di sintomi fisici e disturbi emotivi che possono variare in intensità e frequenza.

    1. Sintomi fisici:3
       
      • affanno (dispnea) e difficoltà respiratoria progressiva;
      • tosse persistente con catarro;
      • respiro sibilante;
      • costrizione toracica;
      • facilità a contrarre infezioni delle vie aeree, sia virali che batteriche.

    2. Disturbi emotivi:4

      • crisi di ansia e panico;
      • depressione;
      • sensazione di perdere il controllo.

DIAGNOSI

La diagnosi di BPCO è confermata dalla presenza di un'ostruzione non reversibile al flusso aereo (rapporto FEV1/FVC < 70% dopo la broncodilatazione) misurata mediante spirometria.1

Viene definita una stadiazione di gravità sulla base del valore del FEV1 post-broncodilatatore:1

    1. lieve: ≥ 80% del valore previsto;
    2. moderata: 50-79% del valore previsto;
    3. grave: 30-49% del valore previsto;
    4. molto grave: < 30% del valore previsto.

Le linee guida GOLD 2023 definiscono una stadiazione di gravità sulla base del livello dei sintomi, misurati tramite il questionario mMRC sulla dispnea, il questionario CAT BPCO e il numero e tipo di riacutizzazioni:1

    1. stadio A: pazienti con punteggio mMRC 0-1, punteggio CAT BPCO < 10 e non più di 1 riacutizzazione (senza ospedalizzazione) nell’anno precedente
    2. stadio B: pazienti con punteggio mMRC ≥ 2, punteggio CAT BPCO ≥ 10 e non più di 1 riacutizzazione (senza ospedalizzazione) nell’anno precedente;
    3. stadio E: pazienti che, indipendentemente dal livello dei sintomi, presentano 2 o più riacutizzazioni nell’anno precedente o anche 1 sola riacutizzazione che abbia comportato il ricovero ospedaliero.


TRATTAMENTO FARMACOLOGICO

In base ai vari stadi, sono suggerite diverse terapie:1

    1. stadio A: è consigliata una terapia con un broncodilatatore;
    2. stadio B: è consigliata la doppia broncodilatazione LABA/LAMA;
    3. stadio E: il trattamento proposto è la doppia broncodilatazione oppure, in caso di indicazione alla terapia con corticosteroidi inalatori, si valuta la triplice terapia ICS/LABA/LAMA. 
      L’utilizzo dell’ICS è indicato quando il livello degli eosinofili ematici è ≥ 300 cellule/µl.

Le indicazioni alla terapia farmacologica durante il follow up sono indipendenti dalla stadiazione iniziale di gravità.1

    1. Se è presente solo la dispnea e il paziente è in terapia con LABA o LAMA, viene proposto il passaggio alla terapia LABA/LAMA
      In caso di assenza di riacutizzazioni e di sintomi rilevanti, i pazienti già in trattamento con LABA/ICS, possono mantenere la terapia.
    2. In caso di riacutizzazioni di BPCO, la scelta dipende dal livello di eosinofili.

In pazienti in terapia con solo LABA o solo LAMA:1

•  se il livello di eosinofili è < 300 cellule/µl: è consigliato il passaggio a terapia con LABA/LAMA;
•  se il livello è ≥ 300 cellule/µl: è suggerita la terapia con triplice ICS/LABA/LAMA.

FEV1: volume espiratorio massimo in 1 secondo; FVC: capacità vitale forzata; mMRC: test di valutazione della dispnea; CAT: test di valutazione della BPCO; LABA: beta agonisti a lunga durata d’azione; LAMA: antagonisti muscarinici a lunga durata d’azione; ICS: corticosteroidi inalatori


Bibliografia:
[1] https://www.simg.it/Riviste/rivista_simg/2023/01_2023/3.pdf
[2] Broncopneumopatia cronica ostruttiva - EpiCentro - Istituto Superiore di Sanità (iss.it)
[3] Bpco: sintomi e cause della broncopneumopatia cronica | APS (alleatiperlasalute.it)
[4] Vivere una vita attiva con la BPCO - European Lung Foundation

Cod. aziendale: NPS-IT-NP-00317